Il carroponte: cos'è, quali sono le novità e le verifiche

Che cos'è il carroponte

Quando parliamo di carroponte (meno usato: gru a ponte), intendiamo un’attrezzatura sollevamento fissa, utilizzata laddove vi sia la necessità di movimentare carichi, anche di notevoli portate, avanti e indietro e destra e sinistra. La movimentazione avanti e indietro può essere, teoricamente, infinita, mentre quella laterale è condizionata dai limiti costruttivi caratteristici di tali tipi di attrezzature.

Il carroponte è adatto ad essere utilizzato in ambienti chiusi ed è formato da due corsie di scorrimento in mezzo alle quali viene posizionato un braccio orizzontale che si muove in modo longitudinale lungo tutta la lunghezza dei binari.

Visivamente si presenta come una trave orizzontale (che può essere singola, monotrave o doppia e bitrave) che unisce due lati di una struttura (quasi sempre una campata di un capannone), alla quale è “appeso”, o “appoggiato”, un paranco di sollevamento (quasi sempre a fune d’acciaio).
 

Come funziona il carroponte

Per gli spostamenti avanti e indietro, il carroponte scorre su dei binari fissati ai due lati della struttura (possiamo immaginare la ruota del treno), mentre, per quelli destra e sinistra, è il carrello di traslazione che ospita il paranco di sollevamento ad assicurarli.

Il carroponte viene comandato dall’operatore tramite una pulsantiera a cavo, i cui pulsanti riproducono i movimenti dei vari spostamenti. Il limite della pulsantiera a filo, è rappresentato dal fatto che l’operatore deve seguire il carroponte nei movimenti (soprattutto in quelli  avanti e indietro), e in presenza di ostacoli è costretto a fare slalom fra gli stessi.

In alternativa alla pulsantiera a filo, sempre più utilizzato, è il radiocomando industriale, che, riproducendo i comandi della pulsantiera, bypassa le limitazioni della stessa. Tutte le movimentazioni (che possono essere a singola o a doppia velocità) sono assicurate da motori elettrici e riduttori di varia portata e potenza. 
 

Direttiva macchine: quali sono le novità per i carroponte  

Con l’introduzione della Direttiva macchine del 2006, la costruzione delle gru a ponte ha visto un upgrade che ha portato alla progettazione di macchine sempre più sicure, efficienti ed efficaci: pensiamo solo all’introduzione degli inverter per regolare la velocità dei motori elettrici.

Prima di tale data, infatti, era prassi comune utilizzare comandi “aperto-chiuso “che sottoponevano i componenti meccanici dei motori (soprattutto in quelle macchine con utilizzo intenso e carichi importanti), a forti sollecitazioni compromettendone l’integrità.

Per capirci, è come se una macchina fosse lanciata in una direzione, e, improvvisamente, gli venisse impartito il comando di andare nella direzione opposta senza la possibilità, prima, di rallentare. Immaginiamo ora il carroponte che sta andando in una direzione con il carico appeso e l’operatore premesse all’improvviso il pulsante “indietro”.

L’utilizzo dell’inverter permette di impostare “rampe” di accelerazione e decelerazione su tutti i movimenti, in modo da “addolcire” l’impatto sulla componentistica, preservandola, e aumentando la sicurezza dell’apparecchiatura.

Trattandosi di macchine utilizzate per lavoro, il D.Lgs. 81/08 e le successive integrazioni e modifiche, ha introdotto una serie di obblighi e responsabilità in materia di sicurezza, che i vari “attori” (dal datore di lavoro, agli utilizzatori, passando per i responsabili della sicurezza), devono conoscere e rispettare: controlli periodici sui carroponti e formazione continua degli operatori, sono elementi imprescindibili per la salvaguardia e la sicurezza dei lavoratori.
 

Manutenzione e verifiche ai carroponte

Per permettere il mantenimento in buono stato di tale mezzo e garantendone il funzionamento, si deve procedere con le verifiche periodiche ai carroponte. I controlli aiutano a prevenire ogni forma di guasto diminuendo le casistiche di fermo macchina. Queste verifiche sono resa obbligatorie dal D.lgs 81/08 al fine di creare un ambiente di lavoro sicuro per i dipendenti e permettono di individuare le eventuali azioni di manutenzione correttiva da effettuare con l’obiettivo di ripristinare il funzionamento di questa attrezzatura di sollevamento.